La piazza estiva di sera
è un groviglio di voci stonate
che nell’insieme fanno musica.
Seduta tra un caffè e un accendino
aspetta la donna
il dramma insensato
che si sta consumando.
Sparuta e fragile
come cristallo sottile
inquieta per un sonno
che alimenta paure
finge letture attente
travolta da un’urgenza
di nuova vita
dalla certezza
di un nuovo abbandono.
Roma, 1 luglio 2016
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