mercoledì 25 aprile 1979

Tu sei
il silenzio dell'alba.
Ti ridono intorno
rapide coltri di verde
appena smosse
da spire di vento,
e cascate di sole
ti pesano addosso
come edipici giochi
d'amore.
Né mai ti smuove
la musica d'eco
che saggia le grotte
dei monti:
sei fatta d'attese
e di limpidi sguardi
di stelle.
Ogni incontro
è una storia
che si ferma sul viso,
e una vita di foglia
ti trema
nel cuore.
Io mi nutro di te.
E cara mi sei
quando angosciosa
è la notte
e ho nel petto
rudi sgomenti d'ignoto.


Napoli, 25 aprile 1979 

giovedì 19 aprile 1979

Per i campi
placido ondeggia
un superfluo sgomento
di gemme.
C'è intorno
un mattino
e una vecchia
che oscilla
come rami di vento,
come stille d'umori
tra fili d'erba.
Scandisce
il perenne stupore
del giorno
il ritmo breve
di lucidi cerchi
di sole
in tragitti
di cielo.
Più tardi
saprà l'estate
raccogliermi spazi
d'ombra,
saprà ridarmi
piogge di tramonti
e rivoli pregni
d'acqua,
e giusta luce
soffonderà
rosa
le tue gote
di bimba.
Non nutro
malinconie
di stanze
e comodità
di culle:
mi basta
la nuda terra
e il tuo fertile
avermi.


Napoli, 19 aprile 1979 

mercoledì 18 aprile 1979

Da viscere chiuse
pleonastica erompe
pletora inerme.
Da lacera carne
ricreato prodigio
nuovo pianto.


Napoli, 18 aprile 1979