venerdì 23 marzo 1979

Di tele fumose
un sogno m'assale.
E' tedio,
o smorfia d'assurdo,
o non so che.
Quando scostarsi dai baci
è ancora amore,
se poco morire
è stranezza d'accenti,
ho dentro l'ansia
d'un grido represso.


Napoli, 23 marzo 1979 
Acque pulite
d'antichi livori:
s'attardano voli bassi
in estivi sbadigli
di sole.
Mi ripeto all'infinito
come un gioco che ondeggia
in pigrizie di gesti,
e scadere mi costa
un solo frammento d'ossa
consunte
dal tempo.


Napoli, 23 marzo 1979