martedì 6 ottobre 1992

Il cavaliere fantasma
combatterà contro di me
fino alla morte,
e già sospetto
che più non c'è scampo.
Mi tocca affrontarlo
a viso aperto
mentre già dubito di me
e del mio orgoglio.
Io sarò all'altezza
quando
col cuore trafitto
saprò finalmente
morire;
e morirò
di vera morte di membra
ridendo di te
e del cavaliere fantasma
e della morte che a lui s'accompagna.
Saprò beffeggiare la vita che fugge.
(Sia allor la Retorica
a suggerirmi
parole d'uso).
Già, la vita che fugge!
Un ultimo sorso d'aria
please,
estrema elemosina
per chi ha in gola
- ah, ahh. ahghghscisc -
ancora un sorriso.

Roma, 6 ottobre 1992