E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo.
giovedì 17 luglio 1986
A MIO PADRE
Ancor prima
che altra pietra
dura
polverosa
mi cadrà addosso
penetrandomi l'anima
nel termine estremo
sospiro antico
mi sarai nel cuore
babbo.
Nei tuoi occhi
ultima luce
abbandonerò
il mio sguardo.