mercoledì 18 febbraio 1981

Questi fiori un po' strani
del febbraio nevoso
pullulano di magie corrotte.
E giù parole e parole e parole
e ricordi stagnanti
d'un azzurro pallido-inconsueto.
E' fredda la mente nel mattino reale.
E lucidi gli spazi come stagnole argentine
che spruzzano bagliori a frotte. Tu puoi
risorgere o morire per sempre
alle lune piccine
e alle stelle che masticano vite bambine,
o piuttosto scontare piaceri finiti,
ma ancora per poco.
Sereno mattino sparso
nell'assenza di nubi,
uccelli di mare canteranno
un lungo volo bianco.

Napoli, 18 febbraio 1981