Ombre
che svicolano di notte
e t’inchiodano ai doveri
leste e inquietanti
mutano sonno in sogni.
Ombre
fugaci e tetre
spiaccicate su muri erbosi
che negano perdoni e alibi
e nuovi regali ai sensi.
Ombre
ferme e senza luci
incerte e vanescenti
prestigi banali
nel teatro del tempo.
Roma, 30 giugno 2016