giovedì 30 giugno 2016

Ombre 
che svicolano di notte 
e t’inchiodano ai doveri 
leste e inquietanti 
mutano sonno in sogni. 

Ombre 
fugaci e tetre 
spiaccicate su muri erbosi 
che negano perdoni e alibi 
e nuovi regali ai sensi. 

Ombre 
ferme e senza luci 
incerte e vanescenti 
prestigi banali 
nel teatro del tempo. 


Roma, 30 giugno 2016

giovedì 23 giugno 2016

Nel caos creativo 
dissemino intorno 
scie odorose 
d’antico. 
Mi ostino a forgiare 
profili nuovi per me 
senza stagioni 
né sipari. 
Ma nel rogo dei sensi 
si estenua piano 
la mia resistenza. 
Catalizzo progetti 
per amor di nessuno. 


Roma, 23 giugno 2016

giovedì 16 giugno 2016

Orpelli 
come romanzi mal raccontati 
storie confuse nell'azzurro terso 
emolizzate da infinito stupore 
enfatizzate da troppo rimpianto.

Sono geniali 
le danze sacre
che ho dovuto danzare 
pericolosi  i sentieri d’estate 
che il corpo vizzo e annoso 
ha esplorato. 

Tagli profondi e laceri 
dovrò ancor procurare 
alle anime che incontrerò 
ai sorrisi folli e beati
per cotanta incoscienza.


Roma, 16 giugno 2016

venerdì 10 giugno 2016

T’aspetto ancora con gli occhi tra i denti 
per restituirteli quando ritorni; 
avrai un profumo più incerto sul corpo 
e tra le labbra nessuna parola. 

Perché ndringhete ndringhete ndrà 
In mezzo al mare uno scoglio ci sta. 

E se tu non li vorrai  ritirare 
li lascerò finalmente cadere 
nei gorghi bui e più fondi del mare 
per non poterli riprendere mai. 

Ed ecco allora che ndringhete ndrà 
smarrito per sempre il tuo sguardo sarà. 


Roma, 9 giugno 2016



mercoledì 1 giugno 2016

Se avverti uno sfrigolio di porta 
sono io che schiudendo la mia 
ho sbattuto col grugno su un muro 
arrischiando una via d’uscita. 

E a manca c’è un indomito monte 
e a dritta una via stretta di mare. 

Ma la montagna mi rovina dinanzi 
svanendo in un bosco di fumo 
e il mare è una pozza rovente 
che svapora in effluvi di timo. 

Ho serrato la porta e domani proverò a uscire. 



Roma, 1 giugno 2016