E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo.
giovedì 5 dicembre 1991
Non mi fido
dell'acqua
di questo lago,
né del ricordo
della tua voce.
Non c'è intorno
né tempo
né spazi dorati;
odo solo il respiro
delle tue note.
E nella nebbia
di questo mattino
l'incanto è musica.