Perseguo un obbiettivo
dissennato e irrealizzabile:
un cavilloso ricamo
a filo nero
che assiduamente tesso
attorno a me
per intrappolarmi nello splendore
senza pari e senza fine
della mitomania più folle.
Non derogo mai sulla tensione
delle trame
né più ritengo un’alternativa all'opera
l’irresistibile richiamo
della tua corporeità.
Così all'atto preferisco l’idea
e all'incerto futuro
la rassicurante monotonia
dell’odierno.
Roma, 27 settembre 2016