Non sarà più la luna
a sbiadirci le notti,
ma una Stella piccina piccina
ch'è comparsa stasera
nel cielo d'agosto.
Silvi Marina, 25 agosto 1980
E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo.
lunedì 25 agosto 1980
venerdì 15 agosto 1980
Sarai lì, sotto cielo perlato
intriso di tenere nubi.
Col viso coperto d'ombre
e le piccole mani fredde
sarai un sorso d'alba
nella luce di settembre.
E non saprai se settembre
t'avvolgerà ancora
negli opachi lamenti
del nudo fantasma
che amandoti
ti chiederà amore.
Avrai un brivido duro
nell'umida attesa anelante,
ma ti basterà scorgermi
con il cuore sul viso
disperso nei giorni bui
- più che visione, pensiero -
e indugiando nei solchi del tempo
non mi dirai parole,
ma saprai che non sono che io.
Sarò un nodo più forte,
aggrappato, ancorato
a nuove follie di giorni.
Silvi Marina, 15 agosto 1980
intriso di tenere nubi.
Col viso coperto d'ombre
e le piccole mani fredde
sarai un sorso d'alba
nella luce di settembre.
E non saprai se settembre
t'avvolgerà ancora
negli opachi lamenti
del nudo fantasma
che amandoti
ti chiederà amore.
Avrai un brivido duro
nell'umida attesa anelante,
ma ti basterà scorgermi
con il cuore sul viso
disperso nei giorni bui
- più che visione, pensiero -
e indugiando nei solchi del tempo
non mi dirai parole,
ma saprai che non sono che io.
Sarò un nodo più forte,
aggrappato, ancorato
a nuove follie di giorni.
Silvi Marina, 15 agosto 1980
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