Che aspetto ad andare?
Ho un’idea nel tomtom
e un percorso asfaltato
per lasciarmi alle spalle
polvere e sassi.
Che altro aspetto ad andare?
Eppure son qui
immobile e indefinito
a sbuffare l’aria salmastra
di quest’ampolla fragile
dentro cui mi consumo.
Ma è tempo di andare. Devo andare
e per farlo frantumo
ricordi e vissuto.
Null’altro esiste
se non ciò che vedo.
Roma, 14 luglio 2016
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