martedì 10 maggio 2016

Tranne che per dare un senso 
ai miei rinvii 
quest’atmosfera dei finti futuri 
non serve più a un cazzo. 
Al di fuori degli occhi i ragazzi più acerbi 
tra il risuonar d'armonie giovanili 
aspettano indubbi segnali 
come canti stregati di sirene antiche. 
Io non posso ascoltare altri canti 
se non quelli delle rondini in volo.

Roma, 10 maggio 2016

2 commenti:

  1. Questa poesia dà un senso di dolente consapevolezza che mi piace molto, anche perché nella chiusa si fa malinconica senza essere melensa.
    Grazie per aver messo il mio blog tra i tuoi preferiti! Tra poco anche il tuo sarà tra i miei!
    Un saluto caro
    Cristina

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  2. Grazie, Cristina. La tua poesia è per me una stella luminosa e irraggiungibile. Il tuo è sublime poetare.

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