Tranne che per dare un senso
ai miei rinvii
quest’atmosfera dei finti futuri
non serve più a un cazzo.
Al di fuori degli occhi i ragazzi più acerbi
tra il risuonar d'armonie giovanili
aspettano indubbi segnali
come canti stregati di sirene antiche.
Io non posso ascoltare altri canti
se non quelli delle rondini in volo.
Roma, 10 maggio 2016
Questa poesia dà un senso di dolente consapevolezza che mi piace molto, anche perché nella chiusa si fa malinconica senza essere melensa.
RispondiEliminaGrazie per aver messo il mio blog tra i tuoi preferiti! Tra poco anche il tuo sarà tra i miei!
Un saluto caro
Cristina
Grazie, Cristina. La tua poesia è per me una stella luminosa e irraggiungibile. Il tuo è sublime poetare.
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