Senza alcun dubbio proprio qui
lascerò briciole di mutazione
brandelli di rughe che coprivano
il corpo mio recente, mentre spiccioli d’occhi
tirerò fuori dalle tasche per offrirli
al passante frettoloso e ignaro
acerbo nella sua nuova senescenza.
Il mio paese è un silenzio di calore
un vivido accenno a fiati d’erba
che insidia le dolci fanciulle sognanti.
Occorre che presti due storie ai ragazzi
che non sanno più in che cosa sperare
due minime storie da sorràdere
coi dorsi delle mani nodose e tremanti
per riposarsi, per recuperare fiato vitale,
per riprendere il viaggio attraverso i sogni.
Roma, 6 maggio 2016
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