Ricorrere a magici riti
sotto lividi tetti di nubi
come danze foreste
tra sbuffi di sabbia marina
per filtrare da notti stellate
i tuoi seni gonfi d'essenze.
Tra mille richiami d'ombre
s'è persa la maschera austera
criptata e coinvolta
in vorticose folate d'ali;
mistiche scorie d'erbe
associate a spettri d'istinti.
Ciò che credi orizzonte
è solo immobile attesa,
impotenza sconvolta
da pile di specchi
e fiumi di parole.
Napoli, 24 gennaio 1979
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