giovedì 25 gennaio 1979

M'aspetto d'averti
dopo scontri di noie
tra spine di sguardi
e libere memorie.
T'ho saputa scostante
assaggiarmi le idee;
sembravano cespugli
i tuoi gesti di sangue,
mentre in ginocchio
-attrice d'incanto-
mimavi il ricordo
di tacite intese.
Al dirupo tacesti
scoprendomi ribelle
al frastuono dei sensi,
e tra ortiche pietrose
e scaglie
e tragitti di vene scolpite
mi vedesti raccogliere
un'avventura sabbiosa,
come punte tetragone
che incidono il cuore.
E' dolce smarrirsi
tra eccessi di cerchi,
fino a sparire
incatenati ai pensieri
tra richiami lontani
di piume.

Napoli, 25 gennaio 1979 

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