giovedì 1 giugno 2017

Hai pigramente appoggiato  
il viso alla finestra 
e hai guardato fuori. 
Spiriti vaganti e muti 
hanno attraversato
in quel momento la via
fiacchi e in retromarcia
come una regressione infantile
testimoni sarcastici
della nostra storia.

Non ci sono più fatti
né parole da dire
ma solo fredda irrealtà
e così mi elargisco
goccia a goccia
residui di futuro
come un placebo vano
per non voler capire
che “l’ora è fuggita
e muoio disperato”.


Roma, 1 giugno 2017


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