martedì 14 aprile 1981

Attingo rumore
da un mondo accaldato
di voci
e ancora aspetto
un probabile amore
nel vuoto violento
che atterra speranze.
Strada di casa
nella stagione nuova
offre spine più dure
nelle facce uguali
di gente incerta,
nel bugiardo sfiorire
di corpi stanchi,
maceri frutti
intrisi di luce.
In girotondi di fantasie
vago spirito cieco
attende immenso mare.
Nella stagione feconda
sto vivendo
uno sterile inverno.

Napoli, 14 aprile 1981

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