mercoledì 4 dicembre 2019

Non smetterai mai di mancarmi. 
Imparerò a vivere 
col cuore gonfio 
del vuoto abissale 
della tua assenza.


Roma, 3 dicembre 2019





giovedì 26 luglio 2018

Il mio sguardo è una stanca carezza
stucchevole come una fiction
che scimmiotta la vita.
Tu intanto
spargi brine gelate
che la flava chloròphora
a fatica sorseggia
tra sbadigli di neon.
Forse la sera
non è ancora notte.


Roma, 26 luglio 2018


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venerdì 4 maggio 2018


Hai visto 
com’è nata la notte? 
Lampeggiavano incerte 
le finestre illuse 
e tremava la dolce fata 
del tramonto 
all’ultimo ricatto del sole.
Ma poi all’improvviso
a mezzanotte
aleggiava la notte
generata-non-creata
da nuvole pregne e sottili
stremata 
quasi incredula 
ma disarmata e felice.
Domani
nessun sogno osceno
resterà impunito.


Roma, 4 maggio 2018




mercoledì 21 marzo 2018


Ho concepito un mondo 
plumbeo e fumoso 
dove schiacciare i fantasmi 
concreti e irreali 
e infine assopirmi ubriaco 
di oscurità e di nonsensi. 

L’ho progettato
reale e nocivo
dove non sia più importante
scappar via o rimanere
o piuttosto sparire dal cuore
con l’arte antica della magia
e pur tuttavia poter restare
ancora una volta stupito
di non riuscir mai a trovarmi
troppo distante da te.

Roma, 21 marzo 2018


martedì 14 novembre 2017

Gocce vanesie 
ma fisse e lucenti 
salticchiano sincrone 
sul grigio selciato 

mentre 

io osservo oramai 
dal punto di vista 
dell’altrove. 


Roma, 10 novembre 2017






sabato 30 settembre 2017

Corre impetuoso il cielo 
su uno scompiglio di voli 
e sembra già autunno. 

Sinuose nubi nel blu
sfilacciano a nord
per un vizio antico
e una donna gentile le orienta
con occhi di pudìco rossore.

C’è “la vita in diretta” in tv…


Roma, 30 settembre 2017




giovedì 1 giugno 2017

Hai pigramente appoggiato  
il viso alla finestra 
e hai guardato fuori. 
Spiriti vaganti e muti 
hanno attraversato
in quel momento la via
fiacchi e in retromarcia
come una regressione infantile
testimoni sarcastici
della nostra storia.

Non ci sono più fatti
né parole da dire
ma solo fredda irrealtà
e così mi elargisco
goccia a goccia
residui di futuro
come un placebo vano
per non voler capire
che “l’ora è fuggita
e muoio disperato”.


Roma, 1 giugno 2017